Spiedini, impossibile resistere!

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21 AGO 2014 · Tempo di lettura: min.
Composizione di frutta a base di spiedini freschi e colorati. Foto: Cuochi Catering

Si ritiene che lo spiedino sia stato inventato in Francia, da dove proviene anche il suo nome –brochette, ossia, “infilzato", “sfilza" -, tuttavia c'è chi afferma che esso veniva già impiegato in Italia all'epoca del Rinascimento e che, da lì, si estese al paese dei Galli. Una cosa, comunque, è certa: oggi come oggi è uno dei modi di cucinare e di presentare gli alimenti più diffuso al mondo, per la sua semplicità, per la comodità e, soprattutto, per la sua vistosità.

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Shish kebab turco

Lo spiedino come piatto internazionale

In Francia è molto comune infilzare qualsiasi tipo di carne e di verdura con questi spiedi – metallici o di legno – così come è comune infilzare gli ingredienti dolci e salati da degustare con la fonduta.

Molto conosciuti sono anche lo shish kebab turco, il souvlaki greco, il satay asiatico, lo yakitori giapponese, il pincho moruno spagnolo e, ovviamente, il famoso arrosticino abruzzese composto da carne ovina a tocchetti e cotto nel caratteristico braciere a canalina. L'ingrediente comune a tutti è solitamente la carne, di pecora, di pollo o di maiale, che viene proposta da sola o con alcuni tipi di verdure – solitamente peperoni, cipolla o pomodoro-.

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Arrosticini abruzzesi. Foto: Wikipedia

È altresì frequente trovare spiedini a base di pesce o di frutti di mare –in particolare scampi o gamberi-, e tra tutti spicca il tradizionale infilzato di sardine, tipico del sud della Spagna.

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Foto: Peccati Di Gola

Allo stesso modo, e grazie alla ricerca costante dell'innovazione gastronomica, esistono spiedini che mischiano tutti i tipi di ingredienti, sia dolci che salati, il che permette di servirli come piatti unici, come antipasti o addirittura come dessert.

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Foto: Calliope Weddings

Modi di preparazione

Gli spiedini possono essere cotti in molti modi diversi in base agli ingredienti che li compongono, al tempo disponibile e al momento in cui si vogliono servire. Tra i più comuni ci sono:

  • I crudi: sono quelli che solitamente vengono serviti per aperitivo o per dessert, giacché includono ingredienti freschi e naturali come formaggio, sottaceti, prodotti sotto sale –acciughe, aringhe, cetriolini, ecc.- , affumicati, pomodori pachino o qualsiasi tipo di frutta.

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Foto: Chic & Cheap

  • Alla brace, alla piastra o al forno: la carne è l'ingrediente chiave di questo tipo di preparazioni e può essere accompagnata da verdure che non si disfano –zucchine, cipolle, melanzane, peperoni, ecc.-. Se si cucina alla brace o alla piastra è possibile aromatizzare lo spiedino con spezie più o meno forti o con salse più o meno piccanti. Se invece si opta per la cottura al forno, è meglio che le macerazioni siano più delicate –viene ammessa anche la preparazione con frutti come l'ananas o il mango-.
  • Fritti, in pastella o impanati: sono i più calorici, per questo si consiglia di servirli come piatto unico. Ammettono qualsiasi tipo di ingrediente, anche se l'ideale sarebbe impiegare alimenti con poca acqua in modo che non inzuppino l'impanatura e si mantengano croccanti e saporiti.
  • Al vapore o bolliti: solitamente vengono preparati in questo modo gli spiedini composti esclusivamente da verdure o ingredienti tipicamente vegetariani come le alghe, il tofu o il seitan. In questo caso non si utilizza nessun tipo di macerazione perché si perderebbe nel momento in cui lo spiedino viene introdotto nell'acqua.
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