Dalla dieta paleolitica alla vegana: ''Come sono diventato frugivoro''
L'alimentazione dice ciò che siamo e i valori in cui crediamo.
Se la nutrizione fosse solo una questione di sopravvivenza, l’essere umano dovrebbe alimentarsi esclusivamente per sopravvivere. In realtà, come tutti sappiamo, dietro a quello che si mangia c’è la nostra storia, la psicologia e i nostri valori. Le scelte alimentari vengono influenzate da differenti fattori come l’educazione, la società, la cultura, le tradizioni, la religione, l’estetica.
In tutto il mondo, il numero di persone che sceglie di alimentarsi escludendo dalla dieta ingredienti di origine animale è in continuo aumento.
Infatti, in Italia, il rapporto Eurispes 2014 evidenzia che il 6,5% degli intervistati è vegetariano e il 0,6% è vegano. Tra il 2013 ed il 2014 si è avuto un incremento di un punto percentuale della cifra e gli esperti credono che l’incremento può essere costante nel tempo.
Lo stesso rapporto sottolinea che le principali motivazioni che spingono a divenire vegetariani o vegani sono:
- per amore degli animali (31%)
- per motivi di salute (24%)
In Italia siamo ben lontani dalle percentuali orientali, infatti, in India, per motivi prettamente religiosi, il 30% della popolazione segue un regime alimentare di tipo vegetariano o vegano.
- Vegetarianismo: chi segue questa pratica alimentare esclude solamente la carne, il pesce, i frutti di mare. Quindi i vegetariani, mangiano latticini e uova.
- Semivegeterani: l’alimentazione è prevalentemente a base di frutta e verdura (80%), però in maniera saltuaria si mangia anche carne e pesce. I prodotti di origine animale vengono scelti prestando attenzione all’alimentazione dell’animale e alla modalità con la quale è stato macellato.
- Veganismo: si evitano tutti i prodotti di derivazione animale compreso i latticini, il miele e le uova.
- Crudismo: si consumano solo pasti a base di ingredienti non cucinati e che non hanno subito alcun tipo di trasformazione dall’uomo.
- Crudismo vegetariano: la dieta è composta esclusivamente da prodotti crudi di origine vegetale.
- Frugivoro: si mangia solo frutta, legumi e frutta secca. Questa pratica può prevedere anche una versione più integralista che prevede il consumo esclusivo di frutta.
"Io non mangio alcun prodotto di origine animale, nessun prodotto caseario, né uova né miele dall’estate del 2013.
Sin da bambino, ho sempre prestato molta attenzione alla mia alimentazione evitando gli eccessi e prodotti nocivi come caffè, the, alcool, tabacco. La mia attenzione verso l’alimentazione è aumentanta quando ho iniziato a studiare le connesioni tra psicologia, alimentazione e sport. Però, il cambiamento radicale è avvenuto con gli studi universitari. Studiando biologia e scienze ambientali, il mio interesse per l’ambiente è divenuto l’argomento centrale nella mia vita.
Probabilmente, la mia scelta alimentare è stata il frutto di un percorso interiore composto da: attenzione verso la salute, ecologia ed etica. Questo percorso è iniziato con uno studio di storia dell’alimentazione che mi ha portato a scoprire l’alimentazione paleolitica. Dall’estate del 2012 ho smesso di consumare tutti quei prodotti che l’uomo paleolitico non consumava come: cerali, legumi, prodotti caseari, prodotti lavorati, patate, carni grasse, sale, zucchero e bibite gassate. Quindi mangiavo: carni magre e di cacciagione, pesce e frutti di mare, uova, frutta secca e frutta e verdura povere.
Nonostante continuassi a mangiare carne, in sei mesi persi 15 kg di massa grassa. Cominciai anche a praticare le arti marziali, ma la forza e l’energia continuavano a diminuire.
Quando per caso, mi sono imbattuto nelle ricerche del Dott. Colin Campbell, nutrizionista e biochimico americano, capii quanto possa essere dannoso mangiare la carne e assumere latticini. Il celebre medico statunitense, sostiene che chi adotta un’alimentazione vegana diminuisce notevolmente i rischi di cancro e di malattie cardiovascolari.
Così, mi decisi a cambiare radicalmente la mia alimentazione ed escludere del tutto questi prodotti dal mio regime alimentare e iniziai a studiare quali fossero gli alimenti vegetali che apportassero un alto contenuto di proteine. Nei primi tempi commisi un errore molto banale: eliminare i prodotti molto calorici e grassi.
Mi ci vollero ulteriori studi per comprendere che una scorretta associazione tra lipidi e glucidi affatica enormemente il sistema digestivo ed in particolare il fegato. Ho capito che non potevano essere solo i lipidi (avocado, noci, graminacei) la mia primaria fonte d’energia.
Quando sono riuscito a trovare la giusta combinazione tra gli alimenti, mi sono reso conto di sentirmi bene e più sereno di quando mangiavo la carne.
Attualmente io mangio insalate e frutta, però in occasioni particolari, quando non riesco a trovare cibi freschi e crudi mi adatto a magiare anche piatti vegani cucinati.
- prodotti di stagione: così mi assicuro che la frutta e la verdura abbiano naturalmente un alto contenuto nutritivo
- prodotti bio: l’apporto nutritivo è più alto e i prodotti sono più sani
- prodotti a km zero: in questo modo favorisco le colture locali e aiuto a ridurre le immissioni di Co2 nell’atmosfera"
L'attenzione per l'alimentazione, qualsiasi sia il nostro regime alimentare, va molto al di là del sostentamento fisico. Il cibo e la cucina sono un modo attraverso cui comunicare la nostra identità.
Vegan è l'obiettivo generale, poi si arriva a qualche compromesso...