Come organizzare un open bar fai da te?

Consigli pratici per organizzare una festa con open bar fai da te. Ecco cosa ci consiglia il professionista Angelo lo Greco, bar tender professionista.

19 FEB 2014 · Tempo di lettura: min.
Come organizzare un open bar fai da te?

La ragione per voler organizzare un open bar è la celebrazione di un momento speciale, quindi sarà necessario tenere a mente alcuni consigli che saranno indispensabili per la buona riuscita del vostro cocktail party. Ce ne parla Angelo Lo Greco, bar tender professionista.

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Angelo Lo Greco, barman acrobatico, allieta con ingegnose coreografie le numerose feste di cui è anche l'organizzatore.

Che quantità di alcol è necessaria per invitato?

A meno che non siate una ciurma di pirati assetati, una bottiglia di prodotto alcolico per ogni cinque invitati basterà sicuramente (anzi è pure troppo!), bisogna però ricordare che i cocktail si fanno anche con prodotti analcolici e che non tutti gradiscono l'alcol, dunque, sarà bene inserire nella lista dei drink almeno un cocktail analcolico.

Quali sono gli strumenti, le stoviglie e il tovagliato da acquistare?

Sarà necessario innanzi tutto acquistare del ghiaccio. Sono immancabili quindi una paletta per prenderlo (ice scoop) e una ciotola per contenerlo (bowl). Inoltre serviranno anche un tagliere, un coltello, cannucce, tovaglioli…Tuttavia, oltre a quello che è indispensabile per la preparazione dei drink, sarà l'attenzione ai piccoli particolari a rendere il nostro party unico. “Dio è nei dettagli", recita un famoso detto. Quindi orniamo il nostro bar con fiori, frutta fresca o essiccata e chi più ne ha più ne metta: l'unico limite è la nostra fantasia.

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Attrezzi per cocktail. Foto: altaristorazione.myblog.

Quali sono i cocktail più facili da preparare?

A parer mio il “difficile" è un concetto molto sfuggente: dipende dalle abilità del soggetto, nel senso che per qualcuno compiere una determinata azione può essere estremamente complicato; per altri, lo stesso gesto, estremamente semplice. Il difficile quindi non esiste! È possibile, però, individuare drink meno complessi che chiunque può facilmente preparare. Sono quelli che nella penisola iberica vengono chiamati “cubatas", termine che designa cocktail con un prodotto alcolico e uno analcolico, in genere sodato. Quindi Cuba Libre, Vodka-tonic, Gin-lemon. Può essere questa la soluzione più semplice per chi deve organizzare un open bar fai da te.

E se decidessimo di dare un tocco in più al nostro menù, sulla falsariga dei cubatas?

Potremmo valorizzare il nostro Vodka&tonica con qualche goccia di acqua di fiori d'arancio; possiamo, ancora, abbinare il gin a una soda al pompelmo rosa (facilmente reperibile) o giocare con accostamenti con spezie o fiori commestibili. Tutto è concesso, ma si tenga bene in mente una cosa: la carta vincente è la semplicità.

Quali sono i cocktail più graditi?

Anticamente i cocktail più amati avevano un gusto molto secco, oggigiorno invece il loro sapore si è molto addolcito. Questione di gusti, certo. Bisognerebbe in ogni caso di cercare di conoscere le abitudini dei nostri ospiti.

Attraverso l'analisi di alcune persone abbiamo creato dei soggetti immaginari con i vari caratteri che accomunano queste persone. Questi soggetti immaginari sono: Mattia 41 anni che ama bere caffè, e ogni tanto beve anche un bicchierino di grappa o whiskey, oppure un buon vino; Fabrizio, 25 anni, che è più propenso per i long drink e a volte non sa neanche cosa stia bevendo esattamente; e Sonia, una signora che non vuole rivelare l'età, che in genere beve due al massimo tre bicchieri di vino e, se la menta è fresca, qualche volta si concede un mojito.

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Quando i partecipanti sono dei giovani universitari?

Forse sarà il caso di optare per qualche long drink, degli sparkling…

E se si tratta di una riunione tra persone più adulte?

La selezione di un buon whiskey, una buona etichetta di vino e un signor Bellini potranno soddisfare il palato dei nostri invitati. E poi chi meglio di noi stessi conosce i gusti dei propri ospiti? Del resto è risaputo, De gustibus non disputandum est.

Come fare per offrire un open bar di qualità?

Il consiglio è quello di non strafare: scegliere una drink list che ci permetta di soddisfare con pochi prodotti i gusti dei nostri invitati e cercare di essere onnipresenti per gestire il rinfresco in tutte le sue sfaccettature. Per offrire un open bar di qualità occorre un servizio efficiente, per avere un servizio efficiente servono le attrezzature professionali che riducono i tempi d'attesa e la mano elegante di uno o più barman, attento, oltre che alla velocità, soprattutto alla qualità.

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In una cena di matrimonio come deve svolgersi il servizio open bar?

In un matrimonio sarebbe meglio iniziare dopo cena. È opportuno optare per una drink list prevalentemente con cocktail after dinner e Virgin drinks (che vengono spesso dimenticati), ma si possono inserire anche dei long drink. È indispensabile l'aiuto del barman.

E in una festa di compleanno?

La festa di compleanno fai da te è senza dubbio la più divertente da organizzare. È quella dove ogni dettaglio è sacro. È indispensabile anche in questo caso affidarsi almeno a un bartender, poiché il flusso di gente che vuol brindare vi toglierebbe il respiro se foste voi a dover preparare i loro drink; e se si opta per un self service il disservizio causerebbe un porcile nel vostro party. A meno che non si opti per dei ponch, scelta che renderebbe il bar più gestibile. Ma, se vogliamo rimanere nell'ordine e nell'eleganza, affidarsi al barman è un consiglio da non sottovalutare.

Altre soluzioni affini?

Feste di laurea: alla fine della carriera Universitaria è doveroso un brindisi con colleghi e amici. In questo caso il consiglio è quello di rivolgersi al bar di fiducia e illustrare quali sono le vostre esigenze.

Vantaggi e inconvenienti del fai da te?

Va considerato che l'open bar è solo una parte dell'organizzazione della festa e soprattutto che non potrete fare tutto da soli. Anche se scegliete di occuparvi dell'approvvigionamento delle bevande, dell'acquisto dei materiali e della lista cocktail, ricordate di dover organizzare la festa dalla A alla Z: l'intrattenimento musicale, la location, fare gli acquisti necessari, invitare gli ospiti…

Quindi anche in un open bar fai da te non può mancare la figura di un barman. In fondo, per la buona riuscita del nostro party è indispensabile la figura di un professionista, perché se volessimo organizzare noi al 100% si correrebbe il rischio di trasformare un momento speciale in un incubo da dimenticare.

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1 Commenti
  • Francesco Pelle

    Grazie per le Vostre indicazioni e suggerimenti, senza questa linea da seguire non avrei potuto sapere come imbandire un "Open Bar", sto organizzando appunto un Open Bar, se non riesco a farlo in "fai da te", potreste indicarmi una ditta di "Catering" nelle mie vicinanze? Abito a Laigueglia, provincia SV Grazie infinite!

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