La dieta mediterranea è patrimonio culturale immateriale dell’umanità
L’assemblea plenaria svoltasi a Nairobi (Kenia) a novembre ha proclamato la dieta mediterranea patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Il riconoscimento della dieta mediterranea quale strumento utile e vantaggioso per prevenire le malattie cardiovascolari e il cancro era già noto a livello internazionale. Tuttavia, con l’assemblea plenaria svoltasi a Nairobi (Kenia) lo scorso mese di novembre è stato possibile compiere un ulteriore passo verso la dichiarazione della dieta mediterranea quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Associazioni di cittadini di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, casalinghe, associazioni culturali e ricreative, centri scolastici, albi professionali, media, istituzioni comunali, aziende regionali, parrocchie e organizzazioni senza scopo di lucro si sono adoperate, nel corso degli ultimi anni, per ottenere tale riconoscimento.
Secondo il dottor Ruiz Liso, la dieta mediterranea rappresenta “uno stile di vita integrale salutare nella quale la partecipazione sociale e le tradizioni trovano un comune punto di incontro nella sostenibilità. Dieta, esercizio fisico e cultura rappresentano gli assi portanti di tale riconoscimento”.
Giancarlo Galan, il ministro delle Politiche agricole ha commentato orgoglioso questa notizia che rappresenta "un traguardo storico per la nostra tradizione alimentare e per la cultura dell'intero Paese".
Tuttavia sono parecchi i nutrizionisti a ritenere che attualmente la dieta mediterranea sia alterata e manipolata. Il Comité Gestor del Área de Nutrición de la Sociedad Española de Endocrinología y Nutrición (SEEN) (Comitato di Gestione della Sezione di Nutrizione della Società Spagnola di Endocrinologia e Nutrizione) dichiara che un riconoscimento di questo tipo è necessario affinché la dieta mediterranea risulti rafforzata nell’ambito dell’industria alimentare.
Il SEEN auspica inoltre che tale riconoscimento serva affinché, visto che i tempi cambiano e sono sempre più le persone che consumano alimenti pronti, questi mantengano la giusta proporzione di principi nutritivi che garantiscano una corretta alimentazione.