Intervista ad Annamaria Guerrina, organizzatrice di eventi

Annamaria Guerrina, organizzatrice di eventi, racconta com'è riuscita a realizzare le sue aspirazioni.

14 AGO 2015 · Tempo di lettura: min.
Intervista ad Annamaria Guerrina, organizzatrice di eventi

Annamaria Guerrina è consulente commerciale dei Saloni delle Feste di Palazzo Imperiale a Genova e del Castello di Trisobbio.

Annamaria, di che cosa ti occupi?

Sono la consulente commerciale dei Saloni delle Feste di Palazzo Imperiale a Genova e del Castello di Trisobbio in provincia di Alessandra. In realtà è un'occupazione che ricopro da poco, in quanto precedentemente ero Assistente di Direzione per una storica società di catering genovese.

Organizzare diciamo che è nelle tue corde, com'è iniziato tutto?

Il nuovo sviluppo del mio percorso inizia nel 1997. Dopo 10 anni che lavoravo per RadioTaxu ho deciso di dare le dimissioni e di iscrivermi ad un corso di Assistente Meeting e Congressi per donne disoccupate. Una scelta da vera pazza, considerando che avevo due bimbi piccoli a carico e una separazione alle spalle. Ho deciso che volevo provare a fare questo corso, ho superato il colloquio e il test di ingresso e mi sono lanciata in questa nuova avventura. In realtà è stato un recuperare una vecchia passione, dato che da ragazza avevo frequentato l'Istituto Tecnico per il Turismo a Genova e che il mio sogno era sempre stato quello di lavorare nel turismo e specialmente nell'organizzazione congressuale.

Quanto il tuo essere donna ti ha aiutato nel lavoro che hai scelto?

Diciamo che la figura femminile in un settore come questo spicca sicuramente. Tuttavia la percentuale di uomini che lavorano nell'ambito dell'organizzazione congressuale è ancora alta, quindi essere donna non basta, è necessario saper fare bene il proprio lavoro.

Quali sono secondo te le caratteristiche essenziali che servono per fare l'organizzatrice di eventi?

In primis, bisogna saper gestire le relazioni con le persone, con la giusta gentilezza e il sorriso sempre stampato sulle labbra. Questi due importantissimi elementi, però, non devono essere di circostanza se si vuole intessere una vera relazione, devono essere reali e sinceri. Inoltre, bisogna avere una mente molto elastica ed essere delle vere campionesse di problem solving, sempre!

Per una donna, al giorno d'oggi, è possibile inseguire la carriera e avere allo stesso tempo anche una vita privata?

Nel mio caso la carriera ho iniziato a rincorrerla soltanto negli ultimi anni, essendo stata dipendente per molto tempo. In entrambi i casi, però, la cosa fondamentale è poter avere un aiuto al quale appoggiarsi se si vuole poter avere una famiglia lavorando molto come nel mio caso. Mia madre è stata per me un importantissimo sostegno, soprattutto perché mi ha aiutato con i miei figli quando erano piccoli e io sapevo quando uscivo di casa, ma non sapevo quando sarei rientrata. Quando lei è mancata, ha continuato a sostenermi mio padre, anche se non è stato per nulla facile. Diciamo che se si crede veramente in quello che si fa, si sopportano tutti i sacrifici e si raggiunge l'obiettivo, con enorme soddisfazione. La fortuna vera è quella di fare un lavoro che piace, che stimola, che non annoia mai. Allora tutto diventa sopportabile.

Realizzare questo lavoro, come ha influenzato e/o cambiato la tua vita?

Sicuramente ha influenzato le mie relazioni. Lavorare sempre oltre l'orario d'ufficio e a volte anche nel weekend ti impedisce di intessere alcune relazioni o meglio non sempre le persone sono disposte a stare al tuo fianco nei ritagli di tempo. Ma si sa, fa parte del gioco.

Quali altri progetti, idee e obiettivi ci sono all'orizzonte?

Mi piacerebbe specializzarmi nell'organizzazione dei matrimoni. Inoltre, all'orizzonte si sta aprendo una possibile collaborazione con uno studio che si occupa di sistemi di gestione qualità, ambiente, sicurezza, formazione obbligatoria, finanza agevolata. Vedremo che accadrà. Sicuramente le idee non mancano.

Si parla molto spesso di self made man, ossia di uomini che "si sono fatti sa soli", raggiungendo il successo (pur nel loro piccolo) e realizzando i loro sogni, partendo completamente da zero. Secondo te, non sarebbe forse il caso di iniziare anche a parlare di self made woman?

Assolutamente si. Le donne sanno essere imprenditrici di se stesse e sanno trovare l'energia e la preparazione per farsi da sole, esattamente come gli uomini.

Pensa che quando ero ancora molto piccola abbreviavo il mio nome con la sigla AMG e dicevo a mia madre che quello un giorno sarebbe stato il mio logo. E così è stato. Non appena ho avviato la mia attività ho realizzato il logo che fin da piccola sognavo, rigorosamente di colore rosso che è il mio colore, il colore dell'amore, dell'affetto, del calore, delle emozioni che mi accompagnano sempre, nella vita privata e professionale.

Dicci tre consigli che daresti ad una donna per fare il tuo lavoro.

Innanzitutto, questo lavoro deve piacere, ci vuole la massima naturalezza per poterlo svolgere al meglio e la naturalezza si ha solo se si sente il piacere in quello che si fa. A questo aggiungerei la gentilezza e la pazienza. Il cliente si deve sempre sentire coccolato e supportato, anche se non sempre sa essere rispettoso e cordiale. Qui deve scendere in campo la pazienza.

Scritto da

Amg Consulenza Eventi e Wedding - Annamaria Guerrina

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