Mai rinunciare a un buon catering di cucina vegetariana
L’Italia è ormai al secondo posto dopo l’India per numero di vegetariani. Il vegetariano spesso rinuncia ai propri ideali per paura di fare una brutta figura, di offrire cibi pesanti e poca varietà. Oggigiorno i migliori chef a livello a mondiale si sono prodigati nell’ideazione di pietanze vegetariane di ottimo aspetto e dal gusto squisito.
L’Italia è ormai al secondo posto dopo l’India per numero di vegetariani. I veggies sono una fetta sempre più importante della popolazione, le statistiche Eurispes parlano del 10%, ossia 6 milioni di italiani che hanno detto no alla carne, mentre lo 0,4% della popolazione è vegano, non ingerisce quindi nessun derivato animale, né latticini, né uova, solo esclusivamente prodotti derivanti dalla terra.
Il grande dilemma del vegetariano quando si accinge ad organizzare un evento è proprio il catering. Il vegetariano spesso rinuncia ai propri ideali per paura di fare una brutta figura, di offrire cibi pesanti e poca varietà, insomma paura di offrire un buffet a base di pane e pizzette! Oggigiorno i migliori chef a livello a mondiale si sono prodigati nell’ideazione di pietanze vegetariane di ottimo aspetto e dal gusto squisito. È compito del catering quindi offrire una buona proposta che faccia propendere per un menù vegetariano. Con la giusta dose di creatività è possibile offrire un menù ricco e, perché no? anche tradizionale!
Per l’aperitivo e gli antipasti i ristoratori italiani non dovrebbero avere troppi problemi: la nostra cucina è ricca di formaggi, verdure in pastella ed oggi la moda del finger food permette di dare un aspetto molto chic anche alle pietanze più semplici. Per stuzzicare il palato dei convitati si possono servire anche pietanze della cucina internazionale: dal guacamole messicano a base di avocado, al gazpacho spagnolo a base di pomodori e cetriolo, nonché zuppe calde di zucca o vellutate di verdure servite in piccole coppette di vetro, con decorazione di menta o coriandolo. Una moda che sta prendendo piede è quella di servire come decorazioni petali di fiori commestibili.
Primi piatti: per pasta e risotti noi italiani non abbiamo certamente bisogno di consigli!
Secondi piatti: i secondi piatti sono in genere a base di carne e pesce ed è proprio qui che sorgono le difficoltà. Per non ripetersi e per non appesantire lo chef deve essere molto creativo:il tofu, il seitán, i legumi, la soia, se ben lavorati e ben conditi possono essere ottime alternative ai tradizionali piatti. Ci si può ispirare alla cucina giapponese, ricca di sapori a noi sconosciuti, capaci di stimolare il sesto gusto, l’umami.
Altre idee:
- Tartare rosso pomodoro, pomodoro giallo e avocado, servita con gazpacho
- Crocchette di patate con un tocco di mela chutney
- Rustici Minipão ripieni di mais fresco saltati nel burro, con le erbe e un pizzico di aglio
- Mini Burger di lenticchie e bulgur con cetrioli e ketchup leggermente piccante
- Mozzarella di bufala servita sulla base di foglie verdi, noci, uva verde e vinaigrette di miele
- Cuscus con verdure, serviti tra fette di pompelmo, con humus
Insomma i vegetariani non dovranno più chiudere un occhio e dare un calcio ai propri principi per paura di fare una brutta figura. Dovranno invece rivolgersi a un buon servizio catering capace di innovare e di offrire una proposta innovativa, variegata e indimenticabile.