Catering con prodotti caldi da forno
Cari amici, vi scrivo per chiedervi informazioni poichè vorrei aprire per mio figlio una ditta autonoma di "break catering" ovvero una ditta di prodotti da forno da consegnare alle scuole.
L'idea è di acquistare dei prodotti da un forno vicino casa (pizzelle, panzerotti, cornetti ecc) e rivenderli agli studenti con un piccolo margine di guadagno. Naturalmente ogni singolo prodotto venduto dovrà essere confezionato, con la dicitura degli ingredienti che lo compongono.
Quali sono le strade da intraprendere per creare l'impresa oppure ci sono fondi europei a fondo perduto?
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Ciao Dino, Effettivamente fare un'attività del genere che si rivolge a scuole per la fornitura di prodotti da forno mi sembra un'idea interessante!!! Sappi che ci sono dei requisiti fondamentali per poter accedere allo svolgimento dell'attività; che tuo figlio abbia frequentato l'alberghiero è uno delle priorità, e tutta una serie di documentazioni burocratiche molto lunghe.
Il mio consiglio è principalmente fare una buona attività di marketing relativa all'attività da intraprendere e sopratutto che questi prodotti te li faccia te nel laboratorio senza fare il passaggio di mano per cosi dire. Mettiti a regola con il laboratorio e assumi un ottimo rosticciere fornaio affiancagli tuo figlio e in bocca al lupo
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24 Risposte:
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Ciao Dino,
Purple Taste è lieta di risponderti!!!!
Per poter aprire un'attività del genere è innanzitutto fondamentale prendere la licenza adeguata e quindi frequentare un corso apposito che possa permettere a tuo figlio di saperne di tutto e di più per aprire suddetta attività!
Inoltre se ti informi il Comune prevede delle sovvenzioni e prestiti a fondo perduto per le attività imprenditoriali giovanili.
Comunque nel caso tu avessi bisogno di maggiori informazioni, noi ci occupiamo specificatamente di consulenze nel campo ristorativo, per qualsiasi consiglio o preventivo contattaci attraverso il nostro profilo su GuidaCatering.it
Golosi Saluti!
Viola Purple Taste Staff
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Diciamo che oggi come oggi guadagnare per dare servizi a scuole, mense o altri enti è molto difficile, perchè hanno un budget molto risicato, però non sapevo che esisteva anche questo tipo di servizio, comunque per iniziare potrebbe chiedere qualche finanziamento a fondo perduto.
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Caro Sig. Dino
credo che una ricerca di fondi europei sia essenziale per poi valutare se conviene, esaminato tutto il business plan, intraprendere una attività con così bassi margini.
Sicuramente l'aspetto di veicolare prodotti artigianali a km 0 a cura di un giovane imprenditore, permette di avere buoni punteggi su finanziamenti.
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Caro Dino, se tuo figlio ha meno di 25 anni ci sono parecchie agevolazioni fiscali e vale la pena tentare se è un ragazzo volenteroso come credo. Informati naturalmente su tutte le autorizzazioni necessarie presso la camera di commercio e trova fornitori di prodotti genuini. Trovati gli accordi (potrebbe essere un ramo d'azienda magari di un panificio già esistente) partite con entusiasmo! In bocca al lupo!
Ambrosia Eventi e Confetti Savona
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Sig. Dino, la tipologia di catering che lei propone non è tra quelle che conosco meglio, sicuramente un commercialista specializzato in finanziamenti pubblici saprà aiutarla e cosigliarla al meglio. Bella idea comunque e mille in bocca al lupo.
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Non so se ci siano disponibilità di sovvenzioni a fondo perduto. Bisognerebbe rivolgersi alla camera di commercio locale per informazioni. Per altre info riguardanti l'igiene dei prodotti, il trasporto e altro bisognerebbe rivolgersi o all'ausl locale oppure a delle associazioni di categoria.
Il consiglio che posso dare è di stare molto attenti a tutti gli aspetti nascosti che si possono verificare in questo tipo di lavoro. Buona fortuna.
Cordiali saluti
mini michele
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Salve Sig. Dino,
per prima cosa c'è bisogno dell'apertura di una partita iva contestualmente all'informazione sui contributi che a suo figlio secondo la sua età e soprattutto secondo la Regione in cui andrete a operare, possono essere garantiti dopo la presentazione di un valido progetto (consiglio i siti della sua regione). Secondo noi la sua è una buona idea, dovrà come tutte le imprese però cercare di ridurre i suoi costi cercando di creare una rete di vendita che le permetta di avere maggiore forza contrattuale con i suoi futuri fornitori. Saluti, e in bocca al lupo!
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Caro Dino, grazie di averci interpellato , esistono sicuramente dei contributi europei in merito e
nella fattispecie il prestito d'onore (legge 28 novembre 1996 n.608) sempre che sui figlio ricada nei limiti di età imposti. Provi a documentarsi in merito e non esiti a ricontattarci per qualunque cosa.
Grazie, Guida Catering.
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Salve Sig. Ferrara, l'idea di un Break Catering potrebbe essere carina, ma deve essere supportata da un progetto complesso e soprattutto credibile. Intraprendere la strada di pianificazione, progettazione e realizzazione di una micro impresa per poter usufruire di agevolazioni fiscali a fondo perduto potrebbe essere fattibile e realizzabile solo secondo la regione di appartenenza ( tipo nel meridione) e solo con la presentazione di un progetto ( realizzato da società preposte ) che descriva una sorta di business plan ovvero l'obiettivo della società, l'originalità dei servizi proposti, le potenzialità effettive, il motivo per cui potrebbe essere vincente, lo studio della concorrenza ed i suoi potenziali clienti, il tutto correlato da un bilancio economico presunto che illustra un ipotetico fatturato d'acquisto e di vendita. Tutto questo non la deve spaventare, magari un break catering progettato, prodotto e realizzato da suo figlio potrebbe essere vincente, l'importante è avere la volontà, le capacità, le potenzialità, la perseveranza ed il coraggio di intraprendere un percorso autonomo con relativi rischi ma con altrettante soddisfazioni.
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Ultima precisazione, come conciliare il fatto del prodotto confezionato con quello di prodotto "caldo"?
Se intende rigenerarli deve per forza crearsi un benchè piccolo laboratorio.
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Gentile sig. Dino, l'iniziativa potrebbe esere buona, ma così come la prospetta lei, temo sia un fallimento. Le soluzioni per avere un margine di guadagno potrebbero essere:
1. avere un giro molto ampio, ma è piuttosto lungo da creare
2. ampliare le proposte anche a privati, uffici ecc.
3. preparare in casa i prodotti, non acquistarli già pronti (e magari prepararli di ottima qualità)
Tenga presente che un'azienda ha dei costi elevatissimi non visibili: commercialista, formazione, senza contare telefono, auto, tasse varie.....
Il mio modesto consiglio è pensarci su, preparare un business plane con l'aiuto di un esperto e, magari, partire con una rosticceria (per l'impianto di una ditta ci sono degli aiuti, dovrebbe chiedere alla locale camera di commercio, dovrebbero avere uno sportello dedicato). E da lì partire.
In bocca al lupo!
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Sicuramente Dino devi fare una ricerca di mercato e vedere le potenzialità. Parlando di prodotti da forno direi che per fare volume devi avere prezzi molto concorrenziali e per questo la rivendita sicuramente non è la soluzione giusta. Dall'altra parte produrre significa entrare in un circuito alquanto complicato perchè quel prodotto oltre all'investimento richiede una forte motivazione. Per i fondi no comment ma se trovi qualcosa informa anche noi! Ciao, Donatello Ferrante
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Non è così semplice come credi, innanzitutto ti occorrono tutte le autorizzazioni sanitarie , non è facile produrre prodotti e confezionarli per poi rivenderli.
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Caro Dino, se vuole intraprendere questa strada per prima cosa le conviene far visita ad un ufficio sanitario della zona per chiedere le loro richieste, molte volte sono loro che mettono paletti per l'approvazione; dopo di che dovrebbe far fare almeno un corso al suo ragazzo per rendersi conto se è il lavoro adatto per lui. Premesso tutto ciò se il suo ragazzo ha meno di 35 anni può visitare alcuni siti dove sono disponibili alcuni bandi di concorso per sovvenzioni o aiuti a fondo perduto per giovani imprenditori o PMI, se ha sua moglie/fidanzata le ricordo che per l'imprenditoria femminile ci sono molte agevolazioni. Spero di aver esaudito la sua curiosità.
Cordialmente,
Mirko Pinna
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Egregio signor Dino per aprire in autonomia la tua piccola impresa devi comunque essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie a partire da quelle sanitarie per finire a quelle comunali, quindi il piccolo margine di guadagno da te definito non servirebbe a coprire le spese annue che oggi sono fortemente alte.
Riguardo alle agevolazioni a fondo perduto prova con la micro impresa il 50% e a fondo perduto.
CORDIALI SALUTI
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Egregio signor Dino per poter vendere prodotti anche da terze persone devi comunque essere in possesso delle autorizzazioni di a.s.l. e di licenza commerciale presso la camera di commercio della tua città oltre all'iscrizione per attività commerciale presso il comune della tua città, quindi il piccolo margine di guadagno da te definito non servirebbe nemmeno a pagarti le tasse che oggi sono spaventose.
Riguardo ai fondi perduti, prova con la micro impresa con agevolazioni del 50% e a fondo perduto.
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È una domanda molto tecnica: penso che dovresti rivolgerti alla sede locale della Camera di Commercio: di solito hanno tutta una serie di informazioni utili.
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Caro Dino! Dovresti chiedere al tuo commercialista di fiducia quali sono le strade da intrapendere in quanto in ogni regione ci sono normative diverse; sicuramente ti servirà un mezzo adeguato a temperatura controllata per il trasporto degli alimenti. Se acquisti ogni giorno il fresco non avrai bisogno nemmeno di un magazzino ma è consigliabile averlo per comodità gestionale e forza d'acquisto. Per esempio per i panzerotti, potresti acquistarne in quantità ottenendo un prezzo migliore, stoccarli in cella con una conservazione di due giorni e poi ricondizionarli con un ottimo forno a convenzione.
Per i contributi europei credo ci sia qualcosa soprattutto per l'imprenditoria giovanile ma anche a questo proposito il tuo commercialista saprà sicuramente darti spiegazioni migliori anche per quello che riguarda le possibili agevolazioni della regione. In quanto al tuo progetto l'idea non è male ma devi contare che per avere un buon reddito le tue vendite devono essere di numero molto ampio anche perchè vendendo a studenti che comunque non hanno un'immensa forza di acquisto il tuo ricarico non sarà molto alto.
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Buongiorno Dino. Per aprire un' impresa dovrà naturalmente aprire la partita iva e risolvere gli altri aspetti burocratici previsti. Per quanto riguarda i fondi europei o finanziamenti a fondo perduto, dovrà consultare la sua regione: le diranno se ne potrà usufruire e in che modalità. Le auguro buona fortuna.
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Sig. Dino, la sua idea è bella da una parte perchè, se non ho capito male, vorrebbe usare i prodotti artigianali di aziende piccole penso in prevalenza del suo paese, per aumentarne le loro vendite utilizzando canali diversi dalle loro vendite abituali. Dall'altra però la vedo difficilmente realizzabile per lo più per un problema di costi. Infatti le aziende che devono realizzare il confezionamento dei prodotti sono sottoposte ad una normativa molto rigida e burocratica oltre ad avere delle responsabilità importanti ed anche lei si deve attrezzare con mezzi idonei al trasporto in base alla tipologia degli alimenti. Tutto ciò ha solo un effetto in particolare che è quello di far lievitare fortemente i costi di base e di conseguenza il prezzo di vendita rischia di diventare non più interessante. Quindi il mio consiglio è quello di informarsi bene e fare conti scrupolosi sui margini. Cordiali Saluti. Giancarlo
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Io sentirei la camera di commercio e un buon commercialista, il fai da te su certe cose, mai! In bocca al
Lupo
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Buongiorno Dino, ecco il link relativo a tutti i contributi a fondo perduto messi a disposizione dall'Unione Europea per i giovani che desiderino mettersi in proprio avviando una nuova attività commerciale.
Buon lavoro
Sabrina Piantelli - Sposimmagine
http://wikiprestiti.org/finanziamenti_fondo_perduto
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Cordialissimo Dino, per aprire una ditta catering occorre che tuo figlio abbia frequentato l'alberghiero o abbia sostenuto l'esame per l'attestato SAB, e che consegua anche l'attestato HACCP. Come titolare d'impresa, per quanto concerne i fondi, questi ci sono ma non sono di facile acesso; ti consiglio di rivolgerti alle associazioni per le imprese tipo CNA o Confartigianato, considera che vi sono circa 5000 euro annui di costi fissi (se lavori o no) più la locazione dell'immobile per l'apertura del locale informati alla tua ASL e ufficio SUAP del tuo Comune. Dal punto di vista tecnico per l'apertura del locale ti occorrerà un elettricista, un termo idraulico ed un geometro ovviamente tutti abilitati alla professione e l'elettricista ed idraulico abb ex legge 46/90.
Cordiamente, Marco Cei
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Non conosco la realtà della sua zona, ma aprire un'attività solo di commercio e pensare di guadagnarci nelle scuole, ove i prezzi sono "politici", mi sembra un pò pretenzioso.
Oltre al costo della materia prima c'è la contabilità e la formazione, le spese fisse (trasporto, telefono ecc..) e le tasse. Affinché sia un business le occore uno smercio consistente.
Per i fondi europei non sono a conoscenza ma di solito sono mirati all'acquisto di macchinari per produzione e sviluppo o per formazione del personale.
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