Come organizzare i tavoli per un matrimonio
Nell’organizzazione di un ricevimento non bisogna trascurare l’organizzazione dei tavoli, con l’annessa distribuzione degli invitati: ecco allora alcuni consigli e suggerimenti per evitare gaffe e rendere felici i vostri ospiti
![Foto: Il Quadrifoglio Catering Srl Il Quadrifoglio Catering Srl](https://www.guidacatering.it/site/article/3027/2466/come-organizzare-i-tavoli-per-un-matrimonio-0_ai1.jpg)
Per un numero limitato di commensali (massimo 50) potrete optare per il tavolo imperiale, un’unica tavolata rettangolare o a ferro di cavallo (anche se quest’ultima possibilità è oramai in disuso): in questo caso la sposa si siederà al centro o dal lato corto se la disposizione è a U. A sinistra della sposa ci sarà sempre lo sposo, mentre alla sua destra andranno il padre dello sposo, un testimone, e il padre della sposa. A sinistra dello sposo siederanno invece la madre della sposa, il secondo testimone, e la madre dello sposo. Via via si siederanno gli ospiti più vicini agli sposi.
Se invece gli invitati sono molto numerosi (più di 50) dovrete preferire la divisione in tavoli, tondi o rettangolari, ch potranno accogliere da un minimo di 6 a un massimo di 10 commensali. I tavoli dovranno essere disposti di fronte al tavolo d’onore (che a sua volta dovrà essere tondo o rettangolare) che ospiterà gli sposi.
Generalmente al tavolo d’onore si siedono i genitori degli sposi, ma sempre più spesso vengono sostituiti da fratelli e sorelle, testimoni, damigelle e migliori amici: di certo l’atmosfera sarà più rilassata e divertente.
Tavolo a due posti per gli sposi
È anche vero che oggigiorno sono sempre più le coppie che preferiscono un tavolo a due posti, sia per godere di qualche minuto di intimità che per sentirsi liberi di alzarsi per i “giri di ricognizione” di rito, senza paura di lasciare soli i commensali.
Altra scelta dettata dal buon senso riguarda i genitori degli sposi: riunirli allo stesso tavolo è frequente ma non obbligatorio, soprattutto se si conoscono poco o se entrambi preferiscono avere accanto fratelli, sorelle o magari i nonni. Lo stesso vale per i testimoni, soprattutto se sono più di quattro: meglio non forzare la mano e assecondare le conoscenze e le simpatie di ognuno, all’insegna del “liberi tutti”.
• Le coppie, seppur sedute allo stesso tavolo, dovrebbero essere divise per favorire la comunicazione tra i commensali;
• Unite i vostri commensali, allo stesso tavolo, pensando a passioni comuni (i neogenitori che possono parlare dei loro piccoli, gli sportivi che possono scambiarsi consigli, gli appassionati di viaggio che possono condividere esperienze);
• L’idea di riunire amici e parenti non accoppiati attira spesso gli sposi, che con la scusa di favorire nuove conoscenze riuscirebbero a risolvere difficili puzzle di invitati. Ma siamo davvero sicuri che i single in questione gradirebbero? Immaginare il perfetto match può essere d'aiuto.
• Per risolvere l’astiosa questione dei bambini, vi consigliamo di stilare una lista con l’età dei piccoli invitati: se la maggior parte non supera i quattro anni, la soluzione migliore è vicino a mamma e papà. Dai cinque-sei anni in poi, invece, i baby invitati sono pronti per godere del pranzo “su misura” in completa autonomia, magari seguiti da baby sitter o animatori;
• Evitate i centro tavola alti e ingombranti che fanno da vera e propria barriera tra i commensali.
Quando avrete finito di fare i gruppi di invitati, dovete scegliere come distribuire i tavoli. Di solito, i tavoli più vicini sono dedicati ai parenti e agli amici più stretti, e i tavoli più lontani ai colleghi di lavoro e ai conoscenti. Il tavolo dei bambini deve essere ubicato il più lontano possibile, per non disturbare gli altri invitati. Infatti generalmente urlano, si alzano e scorrazzano in giro.